Sant’Antioco è uno dei borghi di mare più famosi della Sardegna che ti colpisce con il suo fascino un po’ speciale grazie alle sue case colorate, al porticciolo ed alle specialità della cucina locale. Questa cittadina si trova nel Sulcis-Iglesiente, nel sud-ovest dell’isola, e dà il nome all’isola maggiore dell’arcipelago del Sulcis.
Sant’Antioco, che in epoche passate fu prima una colonia punico-fenicio e poi romana, oggi può essere definita come un delizioso borgo di mare che attira i visitatori in particolar modo in estate, ma anche fuori stagione grazie alle molte attrattive storiche e culturali.
Questa graziosa cittadina, che in inverno conta circa 11.000 abitanti, si trasforma completamente nel periodo estivo quando viene raggiunta da migliaia di turisti che approdano sull’isola grazie al collegamento con la terraferma costituito da un istmo artificiale (che potrebbe risalire all’epoca punica) che permette di arrivare tranquillamente con la propria auto.
INDICE DELLA PAGINA
Cosa vedere a Sant’Antioco
Sono molti i motivi di interesse per una visita a Sant’Antioco.
Dal punto di vista storico e religioso l’edificio più importante è l’antica Basilica di Sant’Antioco Martire, edificata in stile bizantino nel V secolo, dove si trovano le uniche catacombe della Sardegna.
È molto bella e caratteristica anche la zona del porticciolo e del lungomare, dove in estate ci sono un gran numero di locali all’aperto dove è possibile divertirsi fino a tarda notte. La basilica deve il suo nome al martire africano che è anche il patrono della Sardegna.
In città si possono visitare diversi musei, come ad esempio il museo MuMa che racconta la tradizione e la storia marinaresca del borgo e dove è possibile scoprire l’antica arte della costruzione delle barche, specialmente quelle con vela latina.
Nel museo archeologico F. Barreca invece è possibile ammirare vari reperti di epoca fenicia, punica e romana, anche se i più importanti sono probabilmente i bronzetti nuragici.
Al museo etnografico Su Magasinu’ de su bin invece sono esposti gli oggetti che testimoniano gli usi e i costumi dell’isola, in particolar modo quelli rivolti alla lavorazione della palma nana e del bisso, e alle modalità di colorazione naturale dei tessuti.
Per quanto riguarda i siti archeologici presenti nella zona, tra quelli pre-nuragici e nuragici i più interessanti e da non perdere sono il Nuraghe Feminedda, il complesso nuragico di Grutti ‘e Acqua, la fonte sacra di Funtana Cannai e la Tomba dei Giganti di Su Niu ‘e su Crobu, mentre per i siti di origine punica e fenicia consigliamo una visita alla Necropoli Punica risalente al V-III secolo a.c. che custodisce circa 1500 tombe.
Spiagge di Sant’Antioco
Con i suoi circa 45 km di costa l’isola di Sant’Antioco offre una grande offerta a livello di spiagge. Nella zona meridionale le coste sono alte e frastagliate, e presentano delle falesie di trachite scura, mentre nella zona nord sono più sabbiose e presentano dei fondali ideali per gli amanti delle immersioni subacquee.
La spiaggia che si trova più vicina a Sant’Antioco è quella di Portixeddu, una spiaggetta delimitata da rocce chiare, da verdi ginepri e da altre varie essenze tipiche della macchia mediterranea. Portixeddu ha un arenile che è un misto di sabbia e ciottoli di fronte al quale il mare si colora con meravigliose sfumature che vanno dal verde smeraldo, al turchese e dell’azzurro.
Una delle spiagge più frequentate ed apprezzate dell’isola è quella di Maladroxia, caratterizzata da un arenile sabbioso con un colore che va dal bianco al grigio ed una sabbia molto sottile. Dai fondali di questa spiaggia emergono delle acque termali che in passato erano già conosciute e sfruttate dai romani. I fondali sono bassi e sabbiosi e degradano lentamente verso il largo, rendendo Maladroxia una spiaggia particolarmente adatta anche alle famiglie con bambini. Qui sono disponibili anche diversi servizi tra cui il noleggio di sdraio ed ombrelloni, un bar e anche l’accesso per i disabili.
La spiaggia di Coaquaddus, che si trova nel sud dell’isola, è formata da un’ampia e lunga distesa di finissima sabbia bianca di fronte alla quale c’è un mare limpidissimo con un fondale basso e digradante particolarmente adatto per nuotare anche con i bambini. Anche in questa spiaggia sono disponibili molti servizi a pagamento.
Nella zona sud ovest dell’isola c’è la spiaggia di Cala Sapone, una baia a forma di mezzaluna ai lati della quale si trovano due promontori sui quali cresce la classica macchia mediterranea. L’arenile si caratterizza per la sabbia chiara a grani medi, mentre il mare è cristallino e regala agli occhi varie tonalità di azzurro. Il fondale è basso e sabbioso e rende la spiaggia adatta alle famiglie. In questa zona ci sono numerose piccole calette rocciose particolarmente apprezzate dagli appassionati di snorkeling ed immersioni.
A livello scenografico è molto bella la spiaggia di Cala Lunga, che si trova al centro di un lungo fiordo. Il piccolo arenile, circondato dal verde della macchia mediterranea, è caratterizzato da una finissima sabbia bianca di fronte alla quale si fa largo in mezzo alle rocce un mare cristallino con colori che variano dal turchese all’azzurro.
Dove dormire a Sant’Antioco
MuMa Hostel. Hotel in posizione centrale, con camere vista mare o vista città, bagno privato, wifi gratuito e colazione inclusa nel prezzo.
B&B Le Tre Chiocciole. Grazioso B&B in centro, con wifi, camere con bagno privato e colazione inclusa.
Cenni storici di Sant’Antioco
Sant’Antioco è una località che vanta una storia millenaria. La zona era già occupata in epoca prenuragica e nuragica come testimoniano i nuraghi, le Tombe dei giganti e le Domus de janas presenti in questa zona.
Sant’Antioco fu una città punica e fenicia, e successivamente romana. Alle origini, in epoca fenicia, in questa zona si trovava la città di Sulky (che dà il nome a questa zona della Sardegna, il Sulcis), ed infatti ancora oggi sono visibili necropoli e tofet dell’epoca.
Prima la conquista cartaginese, e successivamente quella romana, portarono Sulci al massimo splendore, quasi al livello di Karalis.
Oggi la vita di Sant’Antioco si basa principalmente, oltre che sul turismo, sulle attività di pesca ed agricoltura, ed anche sulle saline, con il museo etnografico “Su Magasinu de su binu” che le presenta nella loro storicità. Un’altra arte manifatturiera di Sant’Antioco è quella della tessitura con una lavorazione particolare, quella del bisso, a cui sono state dedicate anche delle trasmissioni televisive.
Come arrivare a Sant’Antioco
Sant’Antioco si trova nell’estremo sud-ovest della Sardegna, nella regione storica del Sulcis Iglesiente. Si può raggiungere facilmente da Cagliari (per chi arriva in Sardegna sia in nave che con l’aereo) in poco più di un’ora di macchina, seguendo la SS130 fino a Domusnovas, per poi proseguire sulla SP2 verso Carbonia, da dove si può seguire la SS126 verso Sant’Antioco.
Chi arriva dal nord Sardegna invece può scendere verso sud in direzione Cagliari lungo la SS131 fino a Sanluri, dove bisogna imboccare la SS293 in direzione di Vallermosa e Domusnovas, dalla quale in poco più di mezz’ora si giunge a destinazione. Da Olbia ci vogliono circa 3h30’ per raggiungere Sant’Antioco, mentre da Sassari circa 3h.